Il Nuovo Giornale - Settimanale della diocesi di Piacenza-Bobbio

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Nuovi linguaggi per portare il vangelo

A Piacenza iniziativa di formazione con Fisc e Ucsi

Al Centro Pastorale "Bellotta" di Pontenure nel piacentino si è svolto il 31 agosto 2013 il "Forum della comunicazione", organizzato dall'Ufficio comunicazione della diocesi di Piacenza-Bobbio, in collaborazione con Fisc e Ucsi-Emilia Romagna. Nel corso della giornata, diversi sono stati i dibattiti e i confronti tra comunicatori e giornalisti del mondo cattolico.

DSC_0123_mistralLa giornata si è aperta con l'intervento "Il cristianesimo al tempo della Rete: da Sant'Ignazio di Loyola a Papa Francesco" a cura di padre Francesco Occhetta, gesuita, scrittore de "La Civiltà Cattolica" e assistente nazionale Ucsi. "Non è la quantità di lettori – ha spiegato Occhetta – che evidenzia la nostra credibilità come giornalisti. Bensì il fatto di non poter essere falsificabili. Non dobbiamo farci smentire, non avere a che fare con fonti inquinate". Occhetta ha inoltre tracciato un profilo storico del rapporto tra i gesuiti e la comunicazione. "Sant'Ignazio, il nostro fondatore, ha saputo leggere i segni dei tempi, ha riconosciuto la modernità della sua epoca e proposto nuovi linguaggi per comunicare il Vangelo. Oggi è chiesto a noi di muoversi con la stessa creatività e fedeltà al Vangelo".

Ma alla base della professione di giornalista sta comunque un'adeguata preparazione: "spesso della vita della Chiesa a fare notizia sui giornali sono solo i pettegolezzi legati alla Chiesa. Occorre riscoprire la ricchezza della vita della Chiesa, delle sue tante esperienze, del Magistero: questa sarebbe vera informazione. Se non informiamo – è la riflessione del gesuita – rendiamo la massa una poltiglia governabile". Da ultimo, "le nostre redazioni devono essere una palestra per i giovani giornalisti. Diamo loro le condizioni per formarsi e crescere".

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"Prima di tutto, la vita. Comunicare nasce da un'esperienza" è stato il tema del confronto tra Paolo Brivio, dal 2004 direttore del mensile "Scarp de' Tennis", e Matteo Donati, responsabile del Centro di ascolto della Caritas di Pesaro. A mediare gli interventi, Matteo Billi, vicepresidente regionale Ucsi.

"Scarp de' Tennis" è una rivista, nata a Milano nel 1994 –ora ha redazioni in diverse città – che racconta storie, esperienze e opinioni provenienti dal mondo della strada. Barboni, clochard, alcolisti, tossici che hanno perso tutto. Scrivono articoli e vendono la rivista. "Aiutiamo a reinserire nel mondo del lavoro persone senza fissa dimora – commenta Brivio – oltre a dare un punto di vista dal basso della società".


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Matteo Donati, 28 anni, ha vinto numerosi premi letterari per "Dio non produci scarti" e Storie in cerca di dignità". I libri raccontano gli incontri che ha avuto nel suo ruolo di responsabile del centro d'ascolto della Caritas di Pesaro. A fare notizia è "Basùra" (spazzatura, in spagnolo), un'«altra» città, fatta di persone e storie difficili. "Ho ascoltato le loro esperienze, i loro problemi, ho pianto con loro. E ho deciso di raccontarli, soprattutto per far riflettere i giovani. Li ho incontrati quando ho smesso di lavorare stando dietro a una scrivania; sono andato a vedere dove vivevano. Non ci deve mai più essere indifferenza – come dice Papa Francesco – nei loro confronti".

Paolo Brivio ha inoltre tenuto un incontro per giovani giornalisti intervistando Erald, redattore di "Sosta Forzata", giornale del Carcere di Piacenza.

Filippo Mulazzi

 

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