Il Nuovo Giornale - Settimanale della diocesi di Piacenza-Bobbio

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Una Chiesa in uscita

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Al convegno di Firenze una delegazione piacentina di otto persone guidata da mons. Ambrosio

“In Gesù Cristo il nuovo umanesimo”: è questo il tema del quinto convegno della Chiesa italiana in corso fino al 13 novembre a Firenze. Da Piacenza vi prende parte una delegazione di otto persone guidata dal vescovo mons. Gianni Ambrosio, vicepresidente del Comitato preparatorio del convegno. Ne fanno parte padre Erminio Antonello, don Angelo Busi, Elena Camminati; Dario Carini, Carlo Dionedi, Eleonora Fernandi,  Massimo Magnaschi e Grazia Maloberti. Con loro sono a Firenze anche mons. Giuseppe Busani e il prof. Pierpaolo Triani, membro della Giunta del Comitato preparatorio.

Proponiamo ai lettori l’intervento di Eleonora Fernandi, 23 anni, la delegata piacentina più giovane.

Firenze culla dell’Umanesimo, Firenze città scelta per il 5° Convegno ecclesiale nazionale, Firenze che oggi accoglie la sfida a scrivere un nuovo Umanesimo Cristiano. Una Chiesa, quella che si sta delineando qui al quinto Convegno ecclesiale e che ha trovato piena espressione nel discorso del Santo Padre, che non ha paura dell’umano e delle nuove sfide che esso pone. Se Gesù si è incarnato, accettando e facendo propri i limiti e le risorse dell’umano, è da qui che dobbiamo partire, consapevoli del nostro limite ma anche della luce che possiamo lasciar risplendere in noi.

Il Papa nel suo progetto chiama i giovani, noi giovani, perché siamo forti, perché abbiamo le energie necessarie per iniziare questo cambiamento, per impegnarci concretamente a costruire un’Italia migliore, non essendo apatici testimoni della vita. Noi ragazzi parliamo tanto di modernità, di svecchiare i tempi di oggi, di essere attuali, di essere nel mondo; ecco, quello che vuole da noi il Papa è questo! Il Papa vuole una Chiesa che sia impastata del mondo, che contribuisca al dischiudersi di un’umanità nuova dentro la complessità della nostra epoca, indicando nello stesso tempo una strada da intraprendere: uscire, annunciare, trasfigurare, educare e abitare.

Nel discorso del Papa è indicato un cammino, una Chiesa che conosce l’umanità andandola a toccare con mano, andando “in mare aperto”, una Chiesa in uscita, che abita il quotidiano delle persone. Senza forza, prepotenza, arroganza o calcolo, ma nemmeno spaventata e nascosta nelle sue strutture.

Leggi articolo alla pagina 13 dell'edizione di venerdì 13 novembre 2015

 

 

 

 

 

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