È un tema che è condiviso anche con le atre religioni monoteistiche
In occasione del cinquantesimo anniversario della conclusione del Concilio Vaticano II, papa Francesco ha indetto il Giubileo straordinario della Misericordia, che inizierà il prossimo 8 dicembre e terminerà il 20 novembre 2016. La misericordia è senz’altro un tema che condividiamo, oltre che con tutti i fratelli e le sorelle cristiani, anche con le grandi tradizioni monoteistiche: ebraismo e islam.
Uno dei passaggi dell’Antico Testamento dove più chiaramente Dio si rivela come il misericordioso si trova nel libro dell’Esodo, quando, in occasione della rinnovazione dell’alleanza dopo il peccato di Israele, si legge che il Signore passò davanti a Mosè proclamando: “Il Signore, il Signore, Dio misericordioso e pietoso, lento all’ira e ricco di grazia e di fedeltà” (Esodo 34,6). La misericordia è inoltre tra i principali attributi di Allah (“Dio”), il cui primo dei novantanove nomi è Ar-Rahman (“Il Misericordioso”), e il secondo è Ar-Rahim, (“Il Compassionevole”).
La misericordia di Dio, che si rivela nella creazione del mondo e dell’essere umano, oltre che nel perdono dei suoi peccati, è dunque qualcosa di essenzialmente comune tra ebrei, cristiani e musulmani. Se però andiamo un po’ a fondo di quest’affermazione, non possiamo non rilevare che ciò che certamente ci accomuna come figli di Abramo, ci distingue anche profondamente.
Leggi articolo alla pagina 8 dell’edizione di venerdì 4 dicembre 2015