Ventidue artisti reinterpretano l’Ecce Homo di Antonello da Messina
Con l’inaugurazione ufficiale di domenica 13 dicembre alle ore 17, nella Sala degli Arazzi della Galleria Alberoni apre al pubblico un importante evento artistico che accompagnerà, con numerose iniziative fino al 28 marzo 2016, Lunedì di Pasqua, la vita culturale della nostra città.
L’Ecce Homo riletto da 22 artisti
“Si tratta - ha sottolineato Giorgio Braghieri, presidente dell’Opera Pia Alberoni, - della mostra evento intitolata« Ecce Homo. Immagini da Antonello. Artisti contemporanei a confronto», un suggestivo percorso espositivo che intende puntare nuovamente le luci sullo straordinario capolavoro raffigurante l’Ecce Homo o Cristo alla colonna realizzato da Antonello da Messina. L’Ecce Homo viene per così dire illuminato attraverso 44 opere di 22 importanti artisti contemporanei, piacentini, italiani e internazionali (saranno proposte due opere per ogni artista). Artisti che hanno accettato di confrontarsi e reinterpretare la preziosissima e commovente tavola dipinta nel XV secolo dall’artista messinese, ciascuno attraverso la cifra della propria sensibilità artistica e del suo linguaggio espressivo.
Partecipano, tra gli artisti d’origine piacentina, Giancarlo Bargoni, Franco Corradini, Mauro Fornari, Paolo Pagani e William Xerra; tra gli artisti italiani Sandro Cabrini, Ennio Calabria, Michele Canzoneri, Roberto Casiraghi, Giulio Catelli, Mino Ceretti, Attilio Forgioli, Giovanna Fra, Marco Luzi, Sandro Martini, Franco Pedrina, Giuseppe Pugliesi, Mario Raciti, Ruggero Savinio e Piero Zuccaro.
Due gli artisti stranieri: il giapponese Fujio Nishida e il danese Nes Lerpa.
La mostra nasce da un’idea di Franco Centenari, fondatore e responsabile dello Studio Centenari, storica Galleria d’arte piacentina. “In occasione della ricorrenza del 50° anniversario di attività della Galleria - spiega Centenari - abbiamo voluto proporre alla città, e in primis al Collegio Alberoni, un evento d’arte contemporanea, ma capace di affrontare uno dei più preziosi tesori artistici custoditi a Piacenza”.
Leggi articolo alla pagina 7 dell’edizione di venerdì 11 dicembre 2015