Il Nuovo Giornale - Settimanale della diocesi di Piacenza-Bobbio

Tools
A+ R A- wide normal
  • Skip to content
  • Home
  • Chi siamo
  • Dove siamo
  • La nostra storia
    • La storia del settimanale
    • Convegno Fisc 2010
      • Video-Interventi Fisc
      • Gallery - Fisc 2010
  • Abbonamenti
  • Archivio
    • Giornale Sfogliabile
      • ANNO 2012
        • Giugno 2012
        • Luglio 2012
        • Agosto 2012
        • Settembre 2012
        • Ottobre 2012
        • Novembre 2012
  • Speciali
  • Libri
  • Contatti
  • Abbonati

campagna16

Scalabrini e Bonomelli

E-mail Stampa PDF

15bonomelli

 

In Cattolica convegno dedicato ai due amici vescovi impegnati alla fine dell’800 per i migranti italiani

Venerdì 15 maggio, alle ore 15, all’Università Cattolica del Sacro Cuore di via Emilia Parmense 84 a Piacenza, è in programma il convegno dal tema “Bonomelli e Scalabrini: due vescovi al cui cuore non bastò una diocesi”. L’impegno sociale dei vescovi mons. Giovanni Battista Scalabrini e di mons. Geremia Bonomelli nell’assistenza agli emigrati italiani è il filo conduttore dell’incontro. Intervengono Matteo Sanfilippo (Università degli Studi - Tuscia-Viterbo), mons. Gian Carlo Perego - Fondazione Migrantes della Cei, Giovanni Terragni (Archivio generale scalabriniano di Roma), Laura Zanfrini (Università Cattolica e Fondazione ISMU di Milano) e lo scalabriniano Fabio Baggio, direttore del SIMI, Scalabrini International Migrations Institute, di Roma. Originario di  Bassano del Grappa, Baggio è docente alla Pontificia Università Urbaniana.

— Padre Baggio, ci troviamo di fronte a due grandi vescovi: Giovanni Battista Scalabrini, che fu vescovo a Piacenza, e Geremia Bonomelli che guidò la Chiesa cremonese. Da quale progetto prende le mosse il convegno?

Nel 2014-2015 si ricordano  il centenario della morte di mons. Bonomelli e l’anniversario della nascita della sua opera, avvenuta a maggio. A Piacenza è stato pensato un evento che raccontasse la figura di Bonomelli collegandolo al suo amico fraterno, mons. Scalabrini, ripercorrendo la pastorale rivolta ai migranti intrapresa da entrambi.

— Che cosa ha caratterizzato il loro operato?

Tutti e due espressero un alto senso di carità, capace di andare al di là delle necessità primarie. Scalabrini si dedicò soprattutto ai sordomuti e Bonomelli alle nuove povertà, prodotte dalla rivoluzione industriale. Hanno vissuto l’epoca della grande contrapposizione politica tra il Regno d’Italia e lo Stato pontificio. Entrambi sentivano gli ideali del Risorgimento, tranne poi esserne traditi quando Roma venne conquistata e il Papa, Pio IX, imprigionato. Scalabrini e Bonomelli vissero in equilibrio, mediando abilmente, tra le sfide sociali e la modernità. Entrambi dimostrarono somma intelligenza, capacità di lettura delle situazioni sociali e storiche. A testimonianza delle relazioni tra i due resta un lungo epistolario, in cui si confrontano (si legge, ad esempio, che Bonomelli spinge Scalabrini ad essere più prudente), dimostrando stima e affetto reciproci.

Leggi articolo alla pagina 7 dell’edizione di venerdì 15 maggio 2015

Altri articoli...

  • La Scuola a un bivio
  • Una risata ci guarirà
  • «Medicina Veterinaria»
  • Dal Jobs act all’Italicum
  • D’Avenia in Cattolica
  • S.Colombano, nuovi scritti
  • CIBO PER TUTTI
  • Festa del 1° Maggio
  • A ricordo del prof.Cremona
  • Expo Milano 2015
  • ADOLESCENTI FRAGILI
  • La Cattolica di Piacenza
  • Il Papa in Uganda
  • FACCIO LA TORTA CON MAMMA
  • La strage in Kenya
  • Medici cattolici a convegno
  • «Il divorzio breve»
  • Ambrosio alla Comece
  • Come cambia la Chiesa
  • #MAIPIÙSOLI

Pagina 5 di 30

  • «
  •  Inizio 
  •  Prec. 
  •  1 
  •  2 
  •  3 
  •  4 
  •  5 
  •  6 
  •  7 
  •  8 
  •  9 
  •  10 
  •  Succ. 
  •  Fine 
  • »

Caricaturatel
Problemi con il tuo Computer ?

facebook-logo


  Chiedi aiuto al dottor Mac

sandalo1

sandalo2

radelme1

radelme2

radelme3

Franco Zeppi1

Franco Zeppi2

Franco Zeppi3

 

Utilizzo cookies

Il Nuovo Giornale © | Tutti i diritti riservati | p.iva 01013510332